"Chi ti ama ti strappa dagli occhi la malinconia e ci semina campi di girasoli".


Io penso di aver vinto nella mia vita, anche se ho 35 anni, non ho realizzato i progetti personali che avevo, quelli standard di una famiglia, un figlio, poi per il resto ho sempre fatto un lavoro che amo ed altre belle scelte nella vita, ma penso che, anche in funzione di questo, ho vinto un po' di più. 

Ho vinto perché ho lasciato che il dolore non mi cambiasse. 
Ho vinto perché ho amato con tutta la forza che avevo dentro, le persone che volevo e non le migliori che potessero capitarmi. 
Ho vinto perché non ho scelto in funzione di ciò che volevo, ma per ciò che provavo. 
Ho vinto perché ho girato le spalle a chi mi poteva fare male e sono andata per la mia strada, che forse non era quella giusta, ma era quella che mi portava verso persone come me e non verso persone che non sapevano nemmeno chi fossi davvero. 
Ho vinto perché in un momento difficile, in una casa, da sola, a combattere il mio Covid, la preoccupazione per i miei cari e le attese disarmanti di una risposta, ho pensato di voler fare arrivare un abbraccio a qualcuno: per fargli semplicemente comprendere che c'ero, che doveva essere forte, che era quasi finito tutto, che si può abbattere ogni distanza ed abbracciarsi ed emozionarsi anche senza potersi incontrare. 

Io non so se sono riuscita a raggiungere questo obiettivo, forse le sue parole, i suoi occhi nella video chiamata successiva, lasciavano intendere un sì, ma quello che più nella mia vita mi ha fatto vincere, mi ha aiutata ad essere ciò che sono, è stato il voler fare qualcosa per qualcuno per ciò che sentivo io mentre la pensavo, la immaginavo, la mettevo in pratica, non ho mai pensato all'altro, inteso come a cosa avrei avuto in cambio, non ho mai avuto aspettative rispetto al dono o al pensiero che avevo dedicato, proprio per questo mi sento di aver vinto, perché ho lasciato che la mia parte migliore uscisse, senza fermarla, senza lasciarmi condizionare da ciò che l'altro era capace di dire, di fare, ma solo per come mi faceva sentire, non vorrei dire che questa volta ho di fronte qualcuno che potrà apprezzarmi, in realtà non lo so, di certo ho di fronte qualcuno che sa emozionarsi, e questa è una grande qualità. 

Ho nuovamente di fronte qualcuno che mi fa sentire capace di sorridere e vivere qualche sensazione positiva, capace di preoccuparsi per me, strapparmi sorrisi nei momenti meno opportuni e dirmi "non so fare promesse, ma mi piace sentirmi come mi fai sentire tu." 

Ho avuto paura di spaventarlo, di enfatizzarlo, di non riuscire a farmi conoscere dietro un monitor, in un momento in cui tutto appare ingigantito, in cui ogni cosa ha un limite, ma poi ho accettato semplicemente di vivere questo presente, perché lui c'è, è qui, e sceglie di esserci tutti i giorni, un giorno dopo l'altro, e finché ci renderemo felici credo che nessuno dei due andrà via. 
 

Commenti